Dr. Vincenzo Filippi

Psicologo Psicoterapeuta

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Ipocondria

La caratteristica essenziale della ipocondria è la preoccupazione legata alla paura di avere, oppure alla convinzione di avere, una grave malattia. Questa è solitamente basata sulla errata interpretazione di uno o più segni o sintomi fisici.

Si può parlare di ansia di malattia (o paura delle malattie), ovviamente, solo se una valutazione medica completa ha escluso qualunque condizione medica che possa spiegare pienamente i segni o sintomi fisici. Può comunque esistere un’ansia eccessiva di malattia anche quando è presente una malattia organica non grave.

L’aspetto principale dell’ipocondria è che la paura o la convinzione ingiustificate di avere una malattia persistono nonostante le rassicurazioni mediche.

I sintomi dell’ipocondria sono riconducibili a preoccupazioni nei confronti di:

  • funzioni corporee (per es. il battito cardiaco, la traspirazione o la peristalsi);
  • alterazioni fisiche di lieve entità (per es. una piccola ferita o un occasionale raffreddore);
  • sensazioni fisiche vaghe o ambigue (per es. “cuore affaticato”, “vene doloranti”).

La persona attribuisce questi sintomi o segni alla malattia sospettata ed è molto preoccupata per il loro significato e per la loro causa. Nell’ansia di malattia (detta anche fobia delle malattie), le preoccupazioni possono riguardare numerosi apparati, in momenti diversi o simultaneamente.

In alternativa ci può essere preoccupazione per un organo specifico o per una singola malattia (per es. la paura delle malattie cardiache).

Visite mediche ripetute, esami diagnostici e rassicurazioni da parte dei medici, servono poco ad alleviare la preoccupazione concernente la malattia o la sofferenza fisica. Per esempio, un soggetto preoccupato di avere una malattia cardiaca non si sentirà rassicurato dalla ripetuta negatività dei reperti delle visite mediche, dell’ECG, o persino della angiografia cardiaca.

I soggetti ipocondriaci possono allarmarsi se leggono o sentono parlare di una malattia. M anche se vengono a sapere che qualcuno si è ammalato, o a causa di osservazioni, sensazioni, o eventi che riguardano il loro corpo.

Per chi soffre di ipocondria, la paura delle malattie spesso diviene per il soggetto un elemento centrale della immagine di sé, un argomento abituale di conversazione, e un modo di rispondere agli stress della vita.

Spesso nell’ipocondria la storia medica viene presentata con dovizie di dettagli e assai estesamente. Sono comuni “l’andare per medici” e il deterioramento della relazione medico-paziente, con frustrazioni e risentimento reciproci.

I soggetti con paura delle malattie spesso ritengono di non ricevere le cure appropriate. Possono opporsi strenuamente agli inviti a rivolgersi ai servizi psicologici.

Complicazioni possono derivare dalle ripetute procedure diagnostiche, che possono di per sé comportare dei rischi e che sono costose.

Tuttavia, proprio in quanto questi soggetti hanno una storia di lamentele multiple senza una chiara base fisica, c’è il rischio che ricevano valutazioni superficiali. Come nella favola “al lupo al lupo” può quindi venir trascurata la presenza di una condizione medica generale quando presente.

Le relazioni sociali vengono sconvolte per il fatto che il soggetto che ha i sintomi dell’ipocondria è preoccupato della propria condizione e spesso si aspetta considerazione e trattamento speciali.

La vita familiare può diventare disturbata poiché viene focalizzata intorno al benessere fisico del soggetto. Possono non esserci effetti sul funzionamento lavorativo dell’individuo se riesce a limitare l’espressione delle preoccupazioni ipocondriache al di fuori dell’ambiente lavorativo. Più spesso la preoccupazione interferisce con le prestazioni e causa assenze dal lavoro. Nei casi più gravi, il soggetto ipocondriaco può divenire un completo invalido per le proprie paure delle malattie.